Disturbi Intestinali

Il Microbiota intestinale

  Indice

  Indice

1. Cos’è il microbiota intestinale

2. Qual è il ruolo del microbiota intestinale

3. Microbiota e benessere dell’organismo -> Disbiosi

4. I disturbi intestinali più comuni

Cos’è il microbiota intestinale

In passato si parlava di flora batterica intestinale per riferirsi all’insieme dei batteri presenti in questo ambiente, con diverse funzioni benefiche per l’organismo. Oggigiorno, soprattutto in ambito scientifico, tale termine è stato sostituito da “microbiota”, definito come l’insieme dei microrganismi, prevalentemente batteri, ma anche funghi, protozoi, virus, presenti nel nostro organismo, in perfetta simbiosi con l’uomo. 

Le comunità microbiche che vivono nel nostro corpo variano così tanto da individuo a individuo, da rappresentare una sorta di “impronta digitale” della persona.

Secondo diversi studi, i microrganismi iniziano a colonizzare il nostro intestino ancor prima della nascita, passando attraverso la placenta. 

Il primo anno di vita è poi cruciale per lo sviluppo del microbiota intestinale, la cui composizione viene influenzata da diversi fattori, tra cui il tipo di parto (naturale vs cesareo) e di allattamento (latte materno vs formula), la presenza di patologie, l’utilizzo di farmaci etc

A partire dai 3 anni di età circa il microbiota assume una conformazione simile a quella dell’adulto e rimane piuttosto stabile nel tempo, nonostante diversi fattori possano contribuire alla sua alterazione.

Qual è il ruolo del microbiota intestinale

Il microbiota influenza molte aree della salute, dal metabolismo energetico alla stimolazione del sistema immunitario.

Le principali funzioni del microbiota sono:

  1. impedire ai microrganismi dannosi di popolare eccessivamente l’intestino, grazie alla “concorrenza” della flora intestinale benefica (“effetto barriera”)
  2. favorire lo sviluppo e la maturazione del sistema immunitario 
  3. contribuire a regolare la motilità intestinale
  4. sintetizzare alcune vitamine, quali la vitamina K, l’acido folico, la vitamina B12
  5. utilizzare le fibre ingerite con la dieta per produrre acidi grassi a corta catena, in particolare il butirrato, che funge da nutrimento per le cellule del colon e fornisce energia all’organismo

Microbiota e benessere dell’organismo -> Disbiosi

Quando il microbiota intestinale è in equilibrio, è un importante alleato per la nostra salute grazie alle sue funzioni metaboliche e protettive. 

 

Ci sono però diversi fattori che possono contribuire all’alterazione del microbiota, causando una disbiosi

– dieta sbilanciata

– attività fisica

– ambiente

– stili di vita

– età

– stress

– utilizzo di farmaci, non solo antibiotici, ma anche farmaci per il controllo del colesterolo (es. statine), del diabete (es. metformina) e farmaci per il bruciore di stomaco (es. inibitori di pompa protonica)

La disbiosi viene definita come l’alterazione della composizione del microbiota intestinale che, interrompendo la relazione simbiotica ottimale tra uomo e microrganismi, potrebbe promuovere l’insorgenza di disfunzioni e/o malattie. Nello specifico, si osserva la riduzione dei cosiddetti batteri “buoni”, quali lattobacilli e bifidobatteri e l’aumento di quelli dannosi, o potenzialmente tali, per l’organismo.

Questa alterazione può comportare una serie di sintomi, soprattutto a livello gastrointestinale, quali diarrea, stitichezza, gonfiore addominale, flatulenza, nausea, vomito, cattiva digestione. 

I disturbi intestinali più comuni

I disturbi intestinali comprendono diversi sintomi che riguardano in particolare l’ultima parte dell’intestino, ovvero i tratti del colon e del retto.
Alcuni dei disturbi intestinali più comuni sono: diarrea, gonfiore addominale, mal di pancia e intestino pigro.