Il microbiota intestinale, cioè l’insieme di microrganismi che vivono nel nostro intestino, ha un ruolo molto importante nel mantenimento dell’equilibrio e del benessere intestinale. Svolge un ruolo nell’invio di segnali a diverse cellule dell’intestino, che a loro volta possono rilasciare sostanze utili per gestire le risposte del corpo a diversi stimoli, come il cibo o l’infiammazione.

Tuttavia, una dieta poco sana, malattie, mancanza di attività fisica, problemi di sonno, consumo di nicotina, droghe e altri fattori possono alterare questo equilibrio. Questo squilibrio è chiamato “disbiosi” e può rendere l’intestino più permeabile, cioè meno protetto. Quando succede, può favorire l’infiammazione e contribuire a problemi come disturbi metabolici o peggiorare condizioni già presenti, ad esempio la sindrome del colon irritabile.

Fonti:
• Nathan NN, et al. The intestinal microbiota: from health to disease, and back. Microbes Infect. 2021 Jul-Aug;23(6-7):104849.
• Stange EF. Dysbiosis in inflammatory bowel diseases: egg, not chicken. Front Med (Lausanne). 2024 May 23;11:1395861. doi: 10.3389/fmed.2024.1395861. PMID: 38846142; PMCID: PMC11153678.
• Elkafas H, et al. Gut and genital tract microbiomes: Dysbiosis and link to gynecological disorders. Front Cell Infect Microbiol. 2022;12:1-5.
• Chaudhary PP, et al. Does ‘all disease begin in the gut’? The gut-organ cross talk in the microbiome. Appl Microbiol Biotechnol. 2024;108(1):339.

I probiotici sono microrganismi utili che aiutano a ristabilire l’equilibrio del microbiota intestinale. Per essere davvero efficaci, è importante che i probiotici riescano ad attaccarsi alle pareti dell’intestino e restarci il più a lungo possibile. In questo modo, possono proteggere meglio l’intestino.

Enterolactis (L. casei DG®) soddisfa numerosi criteri di qualità indicati da organizzazioni come la FAO e l’OMS: è stabile nel tempo, resistente all’acidità gastrica e alla bile, e presenta una elevata capacità di adesione alle cellule intestinali.

Abbreviazioni:
FAO: Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura; OMS: Organizzazione Mondiale della Sanità.

Fonti:
• World Gastroenterology Organisation Global Guidelines. Probiotics and prebiotics.
• De Vecchi E, Nicola L, Zanini S, Drago L. In vitro screening of probiotic characteristics of some Italian products. J Chemother. 2008 Jun;20(3):341-7.

Condizioni intestinale