Diarrea del viaggiatore
Indice
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1. Sintomi
2. Prevenzione
3. Trattamento e integrazione
La diarrea del viaggiatore è una sindrome clinica che si verifica durante o subito dopo un viaggio ed è provocata da batteri, virus e parassiti che contaminano acqua e alimenti.
Secondo il Ministero della Salute, si tratta del problema sanitario più comune incontrato dai viaggiatori e, a seconda della lunghezza del soggiorno, può colpire fino all’80% dei viaggiatori che si recano in destinazioni ad alto rischio. Più comunemente colpisce individui che viaggiano da un’area con standard igienici più elevati verso aree meno sviluppate.
Sintomi
La diarrea, in genere, si presenta con almeno 3 scariche al giorno di feci molli/liquide e può essere accompagnata da nausea, vomito, crampi addominali e febbre.
Prevenzione
Per prevenire la diarrea del viaggiatore può essere utile prendere una serie di precauzioni, come per esempio:
– bere soltanto acqua in bottiglia o bollita per almeno 1 minuto
– evitare il ghiaccio
– non consumare verdure crude e frutta sbucciata
– consumare carne ben cotta ed evitare uova o salse a base di uova crude se la loro provenienza non è certa
– avere cura dell’igiene personale
Trattamento e integrazione
In caso di diarrea, la reidratazione con liquidi sicuri (acqua in bottiglia o bollita per almeno 1 minuto) è fondamentale.
Inoltre, possono essere utili i probiotici per favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale che, in caso di diarrea, risulta alterata.
In caso di grave disidratazione, o se la diarrea non si risolve in pochi giorni, o se le scariche sono molto frequenti e acquose o se c’è sangue nelle feci, vomito e febbre è necessario consultare un medico.